Mi capita spesso di partecipare a degli eventi che hanno come obiettivo quello di promuovere nuove iniziative imprenditoriali.
Si tratta di manifestazioni dove gli imprenditori hanno pochi minuti per raccontare una loro idea e convincere il pubblico a contribuire alla crescita del progetto con un supporto sia finanziario sia intellettuale.
Sono sempre stato attratto da questo mondo per almeno 3 motivi:
- Sono affascinato da tutto ciò ruota intorno al “fare impresa”, idee, tecnologie, sistemi di business, marketing.
- Si possono trovare ottime occasioni di investimento, naturalmente ad alto rischio, perché quasi sempre si tratta di aziende che in questa fase non hanno ricavi significativi.
- Si conoscono tante persone interessanti.
La settimana scorsa ho partecipato proprio ad un incontro fra professionisti e imprenditori di vari settori che volevano costituire un’associazione per aiutare le nuove startup a crescere.
Nel corso della serata, dopo un breve giro di presentazioni è stato naturale parlare delle rispettive attività e confrontarsi sulle diverse esperienze di investimento.
Fra le tante persone presenti ho conosciuto Alessandro, commercialista della provincia milanese.
Dopo qualche minuto ho capito che mi trovavo di fronte ad una persona molto competente e ho colto l’occasione per ‘’strappargli’’ qualche informazione o, meglio, interpretazioni su alcuni argomenti che affronto con i miei clienti.
Credo che anche lui abbia pensato una cosa simile, perché ha iniziato a pormi semplici domande, ma a poco a poco la sua curiosità è aumentata.
Cosa ne pensi dei mercati e della situazione di questo periodo?
Cosa faranno i mercati nei prossimi mesi?
….e va bene che non faccio il gestore (cioè colui che effettivamente fa delle scelte di investimenti con i soldi che gli affidiamo) e neppure l’indovino, ma effettivamente le sue domande mi indicavano che aveva le idee confuse ed era alla ricerca di un po’ di conforto.
Anche parlando con persone intelligenti, colte e preparate rimango stupito di come alcuni luoghi comuni nel settore finanziario siano duri a morire.
Infatti, anche Alessandro non ha resistito a farmi la domanda che tutti i consulenti finanziari temono.
La temono perché ipotizzando di rispondere con un numero, non sarà mai quello atteso.
Quindi come alternativa l’unica risposta rimane quella di condensare in 2/3 parole un’ora di consulenza.
Missione impossibile!!!
Senti, per curiosità, se ti porto 100.000,00 € quanto mi rendono da qui a 6 mesi?
Credo di non aver risposto per i successivi 10 secondi …interminabili, ma sinceramente non sapevo cosa rispondere.
Non era mia intenzione liquidare la sua curiosità con un secco: “zero nella migliore delle ipotesi oppure – 0,26% (il rendimento di un Bot a 12 mesi)” quando un minuto prima, parlando di normative e tasse, aveva evitato di farmi sentire l’ultimo degli imbecilli.
Alessandro ha ricominciato poco dopo a parlare delle sue esperienze e di come con la maggior parte delle sue disponibilità le avesse sempre investite con ottimi guadagni in Titoli di Stato.
È vero, erano passati anni da quei risultati a due zeri, ma si vedeva che solo il ricordo lo gratificava.
Era stato bravo a comprare BTP e Obbligazioni Bancarie a buon prezzo con cedole alte. Da bravo commercialista ogni fine anno faceva anche un suo bilancio personale e il capitale risultava essere sempre più alto dell’anno prima.
Poco dopo, un suo ragionamento mi aiutò anche a capire meglio la sua percezione dei rischi.
“Non sopporto neanche l’dea che il valore dei miei investimenti subisca delle variazioni negative quindi investo buona parte delle disponibilità in strumenti facilmente liquidabili e sicuri come BOT, BTP e Obbligazioni Bancarie. Poi, leggendo i giornali, ho capito che oggi non ci sono le condizioni ottimali per investire in borsa. Se proprio mi devo prendere dei rischi allora preferisco investire direttamente in qualche azienda nuova dove almeno ho il controllo dei costi.”
“In alternativa sto valutando l’acquisto del BTP a 50 anni, una scadenza un po’ lunga, ma con cedola del 2,85%. Cosa ne pensi?”.
Caspita! Un po’ lunga?!
Ci sarà un motivo se questi titoli appartengono alla categoria dei “Matusalem Bond”!
Tanto per intenderci, se vuoi goderti i tuoi soldi o di secondo nome fai Matusalemme (leggende metropolitane dicono che morì a 969 anni 🙂 ) oppure speri che quando ne avrai bisogno la Divina Provvidenza vegli su di te.
Certo, nel frattempo il rischio è anche quello di non vedere mai il rimborso del capitale, ma questa è un’altra storia.
Dopo quella serata ho voluto però riflettere sulle sue parole e condividerle perché credo che con Alessandro si possano rispecchiare le paure e le convinzioni di tante persone.
Dimenticavo, Alessandro è un nome di fantasia perché vorrei evitare che qualche partecipante alla serata leggendo poche righe possa trarre conclusioni affrettate.
Proseguiamo….
Sai cosa che mi colpisce di più in questi casi?
Le persone non sono quasi mai disposte a vincolare i loro soldi per paura che questi possano servire da un momento all’altro.
Quando però vedono un rendimento che oggi considerano accettabile e una presunta garanzia della restituzione del capitale, distorcono il concetto di tempo.
Intendo dire che, se la bandiera del rendimento sventola abbastanza in alto, i soldi che 5 minuti prima erano destinati a rimanere sul conto per tutta la vita in attesa di chissà quali imprevisti, adesso possono essere vincolati anche per anni.
Sì, certo, leggo anch’io i giornali, sento la tv e per la professione che svolgo ho probabilmente più informazioni di te.
In effetti, ora che ci penso è proprio grazie a queste informazioni che non mi viene la depressione quando sono bombardato da notizie negative.
Allora, per evitarti una crisi depressiva la prossima volta che aprendo il giornale ti troverai di fronte il titolone ‘’ le borse affondano’’ – bruciati miliardi e miliardi di euro’’, voglio condividere quello che Alessandro e tanti altri come lui possono aver letto in questo periodo. Anche da una prospettiva diversa.
Situazione in Italia
- Il sistema bancario.
Certamente in agitazione per fusioni e acquisizioni, riduzione degli sportelli e del personale.
Il tutto per rispondere al calo della redditività dovuta ai crediti in sofferenza e ai tassi a zero.
Notizia negativa: Se hai comprato qualche titolo possono essere dolori, il settore ha perso più del 20% da inizio anno.
Notizia positiva: È vero che qualche banca sparirà dal mercato ma pensa a quelle che rimarranno, saranno costrette a offrire un servizio migliore a costi più bassi.
- Le tendenze demografiche.
Secondo i dati del rapporto “Italiani nel mondo 2015” della Fondazione Migrantes il numero degli italiani che fanno le valigie e si trasferiscono all’estero sta crescendo.
Se ci aggiungiamo che in questo paese si fanno sempre meno figli ecco che la sostenibilità del welfare viene messa in discussione.
Notizia negativa: il futuro è grigio. In prospettiva aumenterà il disagio delle famiglie alle prese con pensioni sempre più ridotte e con l’impossibilità di sostenere anche le spese mediche di base.
Notizia positiva: mai come adesso, se comprendi questa situazione puoi cambiare in meglio il tuo futuro. Attivati subito per fare le tue scelte giuste a prescindere da un sistema che cambia ma dove tu non puoi intervenire.
- Immobili.
La crisi ha portato meno disponibilità economica nelle tasche degli italiani ma è indubbio che altri elementi stanno contribuendo a frenare questo settore. Pensa ad esempio che in molte periferie italiane la flessione dei prezzi è stata causata anche dal fatto che sono state raggiunte da una fascia di popolazione con bassissimo reddito e con un limitato accesso al credito.
Notizia negativa: probabilmente se provi a vendere il tuo immobile al prezzo che hai in mente, fermo a 10 anni fa, avrai qualche sorpresa che non ti piacerà.
Notizia positiva: sei costretto a fare due conti ben fatti sulla redditività dei tuoi immobili. Cosa che probabilmente come la stragrande maggioranza degli italiani non ha mai fatto, dando per scontato il guadagno certo ogni anno. Scoprirai che non sempre è cosi e forse è un bene.
Ma diamo uno sguardo anche fuori da nostro paese.
- L’area euro probabilmente è destinata ad altre crisi se oltre al progetto politico non si faranno azioni in ambito economico e fiscale.
- La Cina è alle prese con un elevato indebitamento voluto per sostenere la crescita che inizia a far paura per le dimensioni e la sostenibilità.
Tralasciando per un momento le questioni politiche in America oramai ridotte a uno show, avrai letto o sentito che la Banca Centrale Americana sta valutando un aumento dei tassi.
E quando arriverà il turno della Banca Europea tu sarai preparato circa le conseguenze sui tuoi investimenti?
Lo sapevi che se i tassi si alzano anche di un solo punto percentuale il tuo BTP scadenza 2067 può perdere più del 20%?
Sì, hai capito bene, la sicurezza del tuo capitale se ne va a quel paese, perché se avessi bisogno dei i tuoi soldi porteresti a casa una bella perdita.
Stessa cosa per le altre scadenze: un aumento dei tassi di un punto equivale ad una perdita del:
19% per il BTP ventennale;
9% per il BTP decennale.
Ok, elementi di disturbo come vedi ce ne sono e ti dirò di più, ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
D’altro canto hai anche avuto recentemente la dimostrazione – con il caso Brexit – che i mercati reagiscono anche molto bene e in fretta ad eventuali shock.
Il giorno del referendum la Borsa di Milano ha perso il 12% per poi recuperare tutto nel giro di un paio di settimane.
Ora, una cosa è l’ansia che ti assale quando vedi che il valore del tuo capitale continua a variare a causa dei normali movimenti dei mercati.
Altra cosa é farsi influenzare a tal punto dalle notizie catastrofiste di giornali e tv, da non vedere che la soluzione che hai sempre adottato per proteggerti (Titoli di Stato, immobili) nei fatti ti espone ugualmente a delle perdite.
A volerla dire tutta non mi risulta neanche che questi giornali abbiano previsto, ad esempio, la crisi della Leman Brother del 2008.
Quindi, fammi questo piacere personale:
non prendere sul serio queste informazioni e non comportarti come se non ci fosse un domani.
In realtà nel mondo le cose non vanno così male.
Gli Usa hanno dimostrato al resto del mondo come con una attenta politica fiscale e i tassi bassi si possa uscire dalla crisi. Molte aziende in questi giorni stanno dimostrano di produrre utili sempre in crescita battendo le attese degli analisti.
Quindi, prima o poi e senza voler “gufare”, è naturale che ogni mercato – che per sua natura è instabile o, per meglio dire, in continua oscillazione – vada incontro a tracolli da far tremare le gambe e a rialzi che sembrano non finire mai.
Ma il punto è un altro.
Sei d’accordo che non esistono più i guadagni facili e che il rendimento è la conseguenza di una scelta basata sul tempo e sul rischio?
Sul piano razionale sicuramente mi risponderai di sì.
EPPURE…
Conosci la storia del Dr. Jekyll e Mr. Hyde?
Di fronte a forti stress la tua mente inizia una trasformazione tipica del celebre romanzo di Stevenson ed emerge la tua seconda natura.
Se prima eri la persona razionale che ha scelto le soluzioni migliori per realizzare i propri progetti, consapevole del tempo e dei rischi necessari per realizzarli, quando si presentano delle situazioni anomale perdi il controllo.
Parallelamente a grandi rialzi ti senti euforico e ti crei sempre più alte aspettative, mentre quando i mercati scendono improvvisamente, senti di aver bisogno di vedere e di “toccare” i tuoi soldi.
Di fronte alle perdite non sei più lucido.
Quando sei circondato da notizie negative te ne vengono in mente ancora di più grandi e cosi aumenta la paura di un futuro sempre più pericoloso e pieno di disgrazie.
Ed è a questo punto che sei alla ricerca dell’antidoto migliore contro la paura:
la sicurezza di vedere il tuo denaro sul conto sempre disponibile.
Dunque, per evitare che la tua doppia personalità ti mandi in tilt (proprio come nell’epilogo del celebre romanzo dove l’unica salvezza sarà il suicidio) voglio aiutarti con qualche compito da fare a casa.
Prendi carta e penna (tablet e pennino vanno bene comunque) e rispondi a queste 3 domande prima di fare qualsiasi scelta.
1. Hai diversificato?
Se hai bene in testa la piramide delle priorità controlla se stai rispettando l’importanza di ogni gradino e dividi sempre gli investimenti in obiettivi precisi.
Così facendo eliminerai una buone dose di ansia perché per ogni progetto saprai di aver dedicato le giuste risorse e il tempo necessario per realizzarlo.
2. Sei disposto a darti delle regole?
Controlla i tuoi investimenti con un professionista per definire le azioni da fare.
Ad esempio per sfruttare le oscillazioni del mercato puoi mettere un tetto alle perdite massime che vuoi subire, aumentare l’esposizione azionaria per mediare i prezzi oppure diminuire la volatilità del portafoglio.
Durante la trasformazione in Mr. Hyde non ti reggerai sulle gambe, avrai paura e non saprai cosa fare, ma qualcun altro per te deve essere pronto a prenderti per mano, sorreggerti e attendere il ritorno alla normalità.
3. Quanto tempo ti dai per valutare gli investimenti?
Dal tempo dipende ogni cosa e le scelte d’investimento non sono una eccezione.
Come in un viaggio, ogni volta decidi la destinazione, valuti se preferisci goderti la strada con calma e osservare il panorama oppure se è più importante arrivare prima degli altri anche rischiando qualche incidente. Poi decidi il mezzo di trasporto, parti e sai che ci vorrà un tempo stabilito in funzione delle scelte che hai fatto.
Per capirci, se hai deciso di comprarti una casa fra 5 anni e vuoi gestire al meglio il capitale di cui disponi oggi, non è che se dopo un anno hai avuto un rendimento non in linea con le tue aspettative ti devi disperare. Ti sei dato un tempo di 5 anni. Non 1 anno, non 2 e nemmeno 3.
Devi essere coerente e prima di fare altre scelte suggerite dal signor Hyde controlla l’efficienza del tuo prodotto con altre soluzioni simili e poi solo dopo potrai decidere se cambiare.
Adesso presta molta attenzione.
Ti hanno mai fatto queste domande in banca o in posta? E il tuo consulente?
Qualcuno ti ha mai parlato di tempo e di rischio prima di proporti un investimento?
Non lasciarti ingannare dall’idea comune che tutte le banche o i consulenti siano uguali, oggi più che mai è vero il contrario.
Alla prossima
M.Isetta