Subito dopo il tema della salute quello finanziario é quello che maggiormente determina e influenza la qualità della vita.
Se anche tu hai compreso che la strada per raggiungere una serenità finanziaria é molto più semplice del previsto, allora stai per fare un’altra importante scoperta.
Meglio soli o male accompagnati?
A differenza di quello che ti hanno sempre detto sulla necessità di farti consigliare da chi meglio di te conosce il mondo finanziario, io credo che una buona parte delle scelte si possa compiere da solo.
Le fonti dove recuperare le informazioni sono tante, ma con una buona determinazione e la capacità di imparare dagli errori che commetterai puoi raggiungere i tuoi obiettivi.
Tieni presente che per allocare le tue risorse nel modo corretto è necessario che tu apprenda almeno le nozioni di base.
Girovagare a caso nel web è una gran perdita di tempo per cui è meglio per te se individui subito dei punti di riferimento autorevoli.
Possono essere formatori, professori, consulenti, professionisti.
Segui solo quelli in modo da snellire il più possibile il processo decisionale.
Non ci sono scorciatoie da prendere per proteggere il tuo patrimonio, occorre studiare, applicare e fare errori.
Se poi ti accorgi che più il tempo passa e più sei lontano da realizzare i tuoi obiettivi allora hai un problema.
A questo punto puoi semplicemente decidere di farti aiutare.
In questo caso avrai l’imbarazzo della scelta perchè davanti a te si presenteranno bancari, consulenti indipendenti, promotori finanziari, amici, conoscenti, assicuratori, commercialisti,ecc.
Tutti pronti a ”supportarti” nelle tue decisioni.
E qui iniziano i problemi.
Chi scegliere?
Ti dico una cosa: dietro ad ogni “ruolo” c’è sempre e comunque una persona con cui avere a che fare.
Voglio dire che alla base di tutto, nel bene e nel male instauri un rapporto di fiducia con un’altra persona.
Se non si crea una giusta empatia, se di base non si condividono alcune cose che vanno oltre l’aspetto economico- finanziario non sarai certo nelle condizioni di raccontare la tua vita, di fare domande e ascoltare le risposte.
Quindi con questa persona devi riuscire innanzitutto a “comunicare bene” e devi sentirti a tuo agio, a prescindere dall’istituto che questa persona rappresenta, dal contratto che li lega e dalle competenze che ha.
Già, le competenze…
Chi ha le conoscenze e le abilità per aiutarti a perdere le giuste decisioni?
Se analizzi come sei arrivato ai tuoi attuali interlocutori scoprirai che sono frutto di:
- Amicizie, come l’amico con il quale andavi a scuola che ora fa l’assicuratore,il bancario,il promotore,ecc,ecc.
- Luoghi comuni, ‘’ la banca con le filiali è più solida che la banca on line’’
- Scelte in base ai servizi meno costosi o alla comodità, come la banca o la posta sotto casa.
Se ci rifletti lo stesso processo vale anche per la scelta di altri professionisti.
Come ti ho già detto ritengo e che il rapporto umano sia la prima cosa da considerare, quindi, se ti sei ritrovato a parlare con un professionista non partendo da una analisi delle sue competenze, ma per un caso simile a quelli sopra descritti ed è scattata l’empatia , tutto OK, è normale …… almeno in Italia.
Se da un lato la fiducia riposta sulla persona produce un effetto di tranquillità (lui di certo non mi consiglierebbe di fare una cosa sbagliata), dall’altra ha su di te un effetto negativo, perché non ti permette ti vederne l’aspetto professionale.
Come puoi valutare la sua preparazione rispetto ad altri?
Quello che ti propone lo fa perché obbligato da pressioni di budget, da maggiori guadagni o perché risolve realmente una tua esigenza?
Considera solido l’istituto al quale hai affidato il tuo patrimonio perché ci lavora o perché dati alla mano risulta effettivamente cosi?
Stesso ragionamento per gli altri attori che ruotano attorno alla tua pianificazione patrimoniale.
Ora però devi osservare le cose da un altro punto di vista che non solo ti darà un’ ulteriore garanzia che i tuoi obiettivi possono essere raggiunti, ma in alcuni casi consoliderà anche il rapporto personale.
A te a cosa serve un consulente ? Cosa cerchi in questo tipo di rapporto?
Vuoi una guida che aiuti nelle scelte fornendoti un metodo, controllando l’evolversi dei tuoi bisogni o preferisci qualcuno che ti dia le ‘’dritte’’ giuste per fare delle speculazioni su qualche titolo ma a tutto il resto ci pensi tu?
Sono scelte legittime entrambe, basta avere le idee chiare!!
E cosa succede se non hai le idee chiare e il tuo interlocutore non è quello adatto a te?
Si materializzano tutte le paure e i pericoli che più temevi quando pensavi di fare il tuo percorso da investitore da solo e cioè:
- Costi moltiplicati da prodotti simili e non efficienti gestiti da più intermediari
- Rendimenti non in linea con le tue aspettative
- Esposizioni a rischi che neanche conoscevi con conseguenze spesso disastrose
- Perdita di opportunità per l’assenza di un metodo condiviso
Per essere concreto, voglio dirti che un consulente che sta facendo veramente i tuoi interessi, lo riconosci perchè dedicherà il suo tempo a:
- misurare e limitare l’impatto degli eventi che possono danneggiarti,
- gestire le tue emozioni nei momenti difficili,
- scegliere gli strumenti più efficienti per raggiungere gli obiettivi,
- farti risparmiare tempo nell’operatività bancaria,
- supportati durante gli eventi straordinari come le successioni,
- controllare il rischio finanziario dei tuoi investimenti,
- ottimizzare l’efficienza fiscale dei tuoi investimenti,
- valutare la redditività del patrimonio immobiliare,
- selezionare necessarie coperture assicurative.
Ti accorgerai di aver fatto la scelta giusta quando per ogni decisione economica- finanziaria ti rivolgerai istintivamente a lui.
Quando ti verrà naturale presentarlo ai tuoi conoscenti perché sai che li aiuterà a non commettere errori.
Quando a fine giornata un -5% sui mercati non ti manderà in panico perché avrai chiara la tua strategia di investimento.
Quindi, la prossima volta che vai in banca, in posta o dal tuo consulente se tirerà fuori dal cilindro il ”prodotto del mese” qualche dubbio che stia facendo i tuoi interessi è giusto che ti venga.
M.Isetta